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A volte i sogni diventano realtà, chi mi conosce sa che sono un sognatore con una vena romantica. Ho trascorso un’importante e lunga parte della mia vita a occuparmi di ambiente.

I treni a vapore, una splendida canzone di Fiorella Mannoia, ascolto le sue parole e la mente vola a quando ero bambino e con mio padre andavamo a vedere passare il treno.

Una mattina squilla il cellulare, non collego a una persona il numero che appare, rispondo e dall’altra parte mi è posta la domanda: sai chi sono?

Sarebbe opportuno partire dal concetto che tutto ciò che non è riutilizzabile, riciclabile e compostabile denota un errore di progettazione e dovrebbe essere sostituito nel ciclo produttivo attraverso una strategia che vede istituzioni-imprese-università-centri di ricerca collaborare da subito, senza perdere tempo per creare materiali che possano essere recuperati totalmente.

Come si puo sognare e pensare ad un mondo pulito da lasciare alle generazioni future quando si hanno di fronte situazioni che ci lasciano  senza parole.

Una gita in montagna di questi tempi apre il cuore e lascia la mente sognare, sole e aria pulita, nessun rumore, assenza di autovetture e di frastuoni.

Partiremmo con questo breve articolo dicendo che chi ci governa ha poche idee ma molto confuse in merito a come gestire in modo corretto, adeguato ed efficace l’Ambiente.

I nostri politici sono fantastici, non sanno mai che pesci pigliare quando si presenta loro un problema, fatta eccezione per sistemare gli affari personali o quelli degli amici.

L’autunno è arrivato con la sua tavolozza di colori, le tonalità del marrone hanno occupato il posto dei verdi che per mesi ci hanno rinfrescato il cuore.

Il lago di Varese, acque azzurre, cristalline per un bagno ristoratore in questi momenti di grande caldo.

Non passa giorno che si leggono notizie sul nostro bel lago, il lago di Varese amato da tutti ma seguito e sofferto veramente da poche persone.

Il lago di Varese è come le nubi che passano sopra di noi, grigie e tristi, il lago di Varese è come un fiume di pianura che porta veleni raccolti nel suo percorso, il lago di Varese, acque stanche prive di freschezza e di scintillio, avvelenate dall’incuria dell’uomo e abbandonate al loro destino da politici incapaci di governare.

Scorre il tempo e le stagioni si susseguono portando l’evolversi e il mutare delle bellezze della natura.

Il tempo scorre lento come un fiume di pianura e molte cose ritornano a risplendere quando lo si vuole o quando ci sono politici illuminati, questo non succede per il lago di Varese, non succede per la sua vita animale e vegetale, non succede per la biodiversità persa e compromessa.

E’ di questi giorni la notizia apparsa sui giornali della chiusura dei laboratori di alcuni ospedali, purtroppo come spesso accade la cosa è passata quasi inosservata, anzi direi che non ha fatto alcun scalpore quasi piacesse.

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