Sarebbe opportuno partire dal concetto che tutto ciò che non è riutilizzabile, riciclabile e compostabile denota un errore di progettazione e dovrebbe essere sostituito nel ciclo produttivo attraverso una strategia che vede istituzioni-imprese-università-centri di ricerca collaborare da subito, senza perdere tempo per creare materiali che possano essere recuperati totalmente.
L’incenerimento dei rifiuti è una pura pazzia, materie che dovrebbero venire recuperate, riutilizzate, trasformate vengono introdotte in una “macchina infernale” che le riduce in cenere, cenere che deve essere posta in discarica dopo trattamenti adeguati. Occorre ricordare che mediamente oggi 1000 kg di rifiuti bruciati in un inceneritore possono produrre da 100 a 250 kg di cenere.
La raccolta porta a porta rispetto a quella stradale con cassonetti permette una maggiore percentuale di raccolta differenziata ma non è sufficiente, occorre andare oltre. Occorre sfruttare le esperienze di molti comuni italiani che utilizzano e applicano la tariffa puntuale. In cosa consiste questo approccio, vengono assegnati “sacchi per il rifiuto indifferenziato”, sacchi che sono riferibili, con una apposita etichetta ad una persona specifica dove si mettono i rifiuti che non possono essere separati. Si paga a numero di sacchi prodotti in un anno. Quali sono i vantaggi:
- Il cittadino si applicherà di più nella separazione così produrrà meno sacchi e risparmierà nel costo finale.
- Si avrà una percentuale maggiore di rifiuto differenziato con vantaggi per l’ambiente.
Agendo in questo modo si può arrivare a differenziare con facilità altre l’80%.
Noi come M5S di Varese abbiamo fatto alcune esperienze con il sacco dei “rifiuti indifferenziati”, ciò quei rifiuti che vanno direttamente o in discarica o inceneriti, abbiamo pesato, aperto e separato il materiale che abbiamo trovato nei sacchi dei “rifiuti indifferenziati” e abbiamo recuperato quantità notevoli di materiali differenti (carta, plastica e umido in prevalenza) arrivando anche al 90% nel recupero.
Alcuni dati, in Regione Lombardia la raccolta differenziata è pari a circa il 50%, del restante 50%, il 40% va incenerito e il 10% in discarica. In provincia di Varese la raccolta va meglio se raffrontata a quella regionale, siamo poco sotto al fatidico 65%. I nostri politici sono felici dei risultati perchè a livello italiano siamo bravi, ma ci si deve confrontare con chi fa meglio non con coloro che sono ultimi. Occorre ricordare che dal primo Gennaio 2014 per norma avremmo dovuto arrivare a separare il 65% dei rifiuti, per il momento è un sogno.
Un aspetto molto importante nella raccolta differenziata viene dai “rifiuti” umidi. Questi sono poco meno di 400 g giorno persona e incidono per circa il 33% del totale dei rifiuti che ogni cittadino in Lombardia produce.
Da una corretta raccolta dell’umido e da una sua gestione intelligente si possono avere grandi vantaggi. Ogni tonnellata di umido, trattata in appositi reattori può produrre circa 100 m3 di biogas (metano) e 100 kg di compost ricco di nutrienti (fosforo, azoto, potassio) e di carbonio organico. Il compost utilizzato in agricoltura permette di arricchire il suolo in carbonio aiutando a ripristinare la biodiversità nel suolo. Inoltre porterà fertilizzanti naturali (fosforo, azoto, potassio) al suolo e contestualmente avremo ridotto la CO2 nell’aria che era inizialmente servita per la formazione delle strutture vegetali, trasformata nel reattore in carbonio che il arricchendo la concentrazione del compost che verrà poi ammendato al terreno. Si potrà così ripristinare le capacità del suolo e la sua fertilità.
Va ricordato che in Regione ci sono 13 inceneritori e che se si arrivasse al 65% nella raccolta differenziata, come da norma, si potrebbero chiudere parecchi impianti di incenerimento e alcune discariche, ma il decreto Sblocca Italia, del governo Renzi, ha dato il via libera all'arrivo di rifiuti da tutta Italia per gli inceneritori lombardi, vedi articolo 35.
A tale proposito è importante segnalare il problema di Accam perchè è in corso un ripensamento sul revamping dell’impianto obsoleto di Busto Arsizio. Se Renzi decide che Accam è opera strategica chi pagherà il costo del revamping, sono più di 40 milioni di Euro. Occorre ricordare che attualmente l’autorizzazione è vincolata al progetto di revamping dell'impianto, in quanto senza adeguamenti migliorativi l'inceneritore è oggi fuori norma. Arrivando al 65% nella raccolta differenziata non si porrebbe il problema.
Cosa occorre fare per migliorare la raccolta differenziata dei rifiuti, queste sono le proposte del M5S di Varese.
- Educare i piccoli e il Cittadino andando a fare dimostrazioni nelle piazze e nelle scuole.
- Informare con riunioni, opuscoli, volantini, filmati.
- Applicare la tariffa puntuale
- Risparmiare rifiuti, cioè consumarne meno.
Ma chi ci governa è poco interessato all’ambiente, lo si vede da mille cose, citiamo il lago di Varese, il parcheggio al Sacro Monte e……
Roberto Cenci