Il lago di Varese, acque azzurre, cristalline per un bagno ristoratore in questi momenti di grande caldo.
Sono parole, pensieri che ognuno di noi ha nel cuore e che spera, un giorno, un miracolo farà avverare. Un miracolo, si proprio un miracolo serve per dare dignità ad un lago stanco, ammalato e abbandonato.
Il Meetupp Varese cinque stelle – M5S di Varese ha fatto del lago e dei suoi problemi una bandiera. Una bandiera che portiamo avanti con forza, dignità e amore, abbiamo scritto parecchie decine di articoli, numerose interviste alla televisione e quotidiani, abbiamo raccolto firme, fatto interrogazioni a tutti i livelli, audizioni in regione Lombardia, ma tutto questo non ha portato a nulla. Abbiamo sempre trovato un muro di gomma, fatta eccezione nei periodi pre-elettorali quando tutti, e sottolineiamo tutti i politici, sbandierano l’ambiente e il nostro lago come loro priorità, per poi scordarsene, una volta carpiti i voti, il giorno successivo.
Abbiamo sentito e letto le opinioni di tante (troppe) persone che, leggendo il “corrierino dei piccoli”, si sentono esperti e pontificano su cosa si debba fare e come intervenire per salvare il lago.
Il nostro bel lago risente di una malattia cronica: troppo fosforo nelle sue acque e nei suoi sedimenti che provocano il processo di eutrofizzazione, cioè fioriture algali abnormi.
Che cosa occorre fare, lo ripetiamo per l’ennesima volta e alcune delle operazioni sono a costo zero o molto ridotto
- chiudere ogni scarico abusivo che porta reflui al lago;
- separare le acque scure da quelle chiare e veicolare quest’ultime al lago;
- sistemare il collettore che circonda il lago con particolare attenzione agli scolmatori;
- ripristinare il prelievo ipolimnico agendo in modo naturale, sifonando;
- sfalcio delle piante acquatiche a fine periodo vegetativo e non lasciarle decomporre in acqua, basti pensare alla grande quantità presente sulle rive del lago delle cannucce di lago che per crescere hanno bisogno anche di fosforo.
Queste sono le priorità. Volendo, per velocizzare il recupero della qualità delle acque, occorrerebbe intervenire sui sedimenti, nei quali sono presenti grandi quantità di fosforo che, in assenza di ossigeno, viene rilasciato nella colonna d’acqua.
Siamo stanchi di predicare al vento! Alcuni giorni orsono siamo andati con la portavoce in regione Lombardia, Paola Macchi, dal Presidente della Provincia Gunnar Vincenzi e abbiamo elencato, per l’ennesima volta, cosa serve fare oggi, perché domani sarebbe già troppo tardi.
Siamo stanchi di parole, vogliamo fatti, vogliamo che si inizi da subito il recupero della qualità del lago affinché tutti lo possano godere, vivere ed amare.
Roberto Cenci