Osservare i tramonti in questa stagione in una giornata limpida e con la brezza che accarezza il viso, è uno spettacolo che lascia a bocca aperta e fa battere forte il cuore.

I colori cambiano piano piano e le ombre si stagliano e si riflettono sulle acque del nostro lago. Non mi stanco mai di guardare questo miracolo della natura che si perpetua da sempre.

Poi a rompere questo incanto arrivano le notizie di un iceberg, uno dei più grandi mai visti, con una superficie di 5.800 km quadrati e gli esperti dicono che equivale all'acqua consumata in media nel mondo nell'arco di cinque anni. Un vero disastro ambientale dove l’uomo è la prima causa. La nostra cecità in aggiunta al nostro egoismo sta portando il pianeta Terra verso un baratro. Pochi sanno che è in corso una grande estinzione di massa di molte specie vegetali e animali, la causa principale sempre l’uomo che non è capace di convivere con le altre specie che popolano il pianeta. Sempre di notizie ambientali non buone, la pessima qualità dell’acqua  in diverse aree del lago Maggiore, senza parlare dello stato comatoso di un altro lago quello di Varese. Gli incendi che stanno devastando mezza Italia, alcuni dolosi, altri dovuti alle elevate temperature e alla siccità. Campi per il foraggio, coltivazioni di mais con piante rinsecchite. Scarseggia l’acqua per il bestiame e l’elenco delle anomalie sarebbe infinito. Che cosa dobbiamo ancora attendere, le sette piaghe che colpirono l’Egitto per cambiare rotta, una riflessione appare doverosa. Vogliamo lasciare alle generazioni future un ambiente sano, dove vivere o vogliamo lasciare il deserto. Se non cambiamo atteggiamento, se non invertiamo la rotta, lasceremo solo debiti a chi verrà dopo di noi. I cambiamenti climatici sono in atto, solo l’uomo dal ciuffo giallo non li vede, dobbiamo tutti attivarci, meno utilizzo di combustibili fossili e più fonti rinnovabili come il sole e il vento. Meno allevamenti intensivi, forse non tutti sapranno che gli allevamenti intensivi sono una delle principali fonti di CO2 (gas che provoca l’effetto serra) che oggi ha raggiunto la soglia delle quattrocento parti per milione. Non possiamo fare spallucce e dare la colpa agli altri, dare la colpa sempre ai politici. Noi dobbiamo crescere dentro, dobbiamo capire che un piccolo sacrificio fatto oggi sarà un debito in meno per chi verrà domani. Un esempio lo abbiamo dai rifiuti, dalla raccolta differenziata dove molti comuni hanno adottato la raccolta puntuale e si stanno ottenendo ottimi risultati. Si recuperano così molte più materie che si possono rigenerare, si depreda meno la Terra e si potranno spegnere inceneritori e chiudere discariche a tutto vantaggio dell’ambiente e della salute dei cittadini. Molte cose le possiamo fare da subito, un esempio consumare meno acqua, avere molta più attenzione a quando la utilizziamo, usare meno l’automobile. Andare in bicicletta o a piedi fa bene alla salute e si rispetta l’ambiente. Le cose che possiamo e dobbiamo fare sono tante, guardiamo dentro di noi prima di agire e troviamo il comportamento che sia meno gravoso per l’ambiente. Qualche lettore stropiccerà il naso sentendosi una goccia nel mare infinito, vorrei ricordare che noi siamo gocce e che il mare pur essendo immenso è fatto di gocce. Non lasciamo debiti a chi verrà dopo di noi, diamo ai giovani la possibilità di sognare.

Roberto Cenci

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