Alcuni giorni or sono ascoltavo la radio e ho sentito una splendida canzone di Lucio Battisti, i versi parlano di acqua azzurra, acqua chiara con le mani posso finalmente bere.
Parole dolci che mi hanno portato indietro nel tempo a quando ero bambino e con amici si giocava nei boschi, si correva nei prati ed era naturale bere acqua dal torrente o fiumiciattolo che scorreva. Durante il periodo estivo si era soliti andare al lago, svago rinfrescante per tutti, acque pulite e limpide, se veniva sete, si beveva l’acqua del lago, era una prassi comune.
Se ripenso a quei tempi e osservo oggi la situazione dei nostri fiumi e dei nostri laghi stento a credere che l’egoismo e la stupidità dell’uomo abbiano saputo rovinare, inquinare le acque e l’ambiente in così poco tempo. Come abbiamo potuto ridurre alcuni fiumi a una semplice cloaca, dove i pesci, quei pochi resistono con fatica, nei laghi non possiamo fare il bagno per la presenza abnorme di alghe e colibatteri fecali. In alcuni periodi abbiamo anche avuto il divieto di pescare alcune specie di pesci perché contaminate da metalli pesanti e composti organici.
Mi ritorna alla mente il nostro amato lago di Varese, da due generazioni non si può fare il bagno, i cartelli che vietano di entrare nelle acque sono arrugginiti, stanchi e ripiegati su se stessi da tanto tempo è trascorso. Poi se osserviamo in altre nazioni, troviamo che corsi d’acqua e laghi che erano pesantemente contaminati con la volontà e interventi sono stati riportati allo stato naturale, le acque sono chiare e limpide, prive di contaminanti e le trote e i salmoni sono ritornati con la gioia di pescatori e ambientalisti. E noi cosa facciamo, aspettiamo che il sole tramonti nella speranza di un nuovo giorno che sia foriero di miracoli. Gli anni sessata e settanta sono stati drammatici per i corsi d’acqua, per i laghi e per l’ambiente in generale, non vi era alcuna coscienza ambientalista e utilizzavamo l’ambiente come una discarica.
Molti si sono arricchiti e hanno lasciato debiti che stiamo pagando oggi. Basta vedere le devastazioni e le contaminazioni che molte grandi industrie hanno fatto sul nostro territorio arrecando lutti a molte famiglie, un prezzo che paga la gente e non chi ha inquinato. Torniamo alle acque azzurre e chiare che il nostro territorio non ha, cosa andrebbe fatto per riportarle sane e limpide? I depuratori dovrebbero funzionare meglio, gli scarichi in deroga aboliti, le immissioni illegali e pirata che sono tante andrebbero chiuse. Gli interventi sarebbero tanti, l’elenco molto lungo e noioso per il lettore.
Aggiungerei un’informazione capillare per educare il Cittadino e renderlo consapevole che la strada che stiamo facendo potrebbe portarci verso un baratro. Non mi stancherò mai di dire che non dobbiamo lasciare debiti a chi verrà dopo di noi. Io continuo a sognare e dentro di me canto i versi di Lucio Battisti, chissà se domani le acque saranno azzurre e chiare.
Roberto Cenci