I cambiamenti climatici - Roberto Cenci
I cambiamenti climatici in corso li possiamo toccare con mano, possiamo vedere ogni giorno i danni che essi portano e porteranno negli anni a venire. La nostra cecità, il nostro egoismo non ha limiti. Imperterriti continuiamo a utilizzare in modo sconsiderato i combustibili fossili, tonnellate di carbone, di petrolio e volumi infiniti di gas vengono bruciati per produrre energia, mentre il residuo della combustione, l’ anidride carbonica (CO2) finisce in atmosfera. Abbiamo raggiunto quota 400 ppm (parti per milione) di CO2 nell’aria che ci circonda, un traguardo poco rassicurante se pensiamo che nonostante le riunioni planetarie di coloro che governano gli stati, gli intenti sono solo a parole per ridurre i gas serra, questi imperterriti continuano ad aumentare giorno dopo giorno.
Mi perdoni il lettore ma vedo una similitudine con il nostro debito pubblico, il primo ministro parla, dice, briga ma il risultato è che noi siamo sempre più indebitati giorno dopo giorno.
Continuiamo con il nostro pensiero, tra i vari “regali” e sono tanti, che il clima modificato ci porta, troviamo una mancanza abnorme di acqua nei fiumi e nel nostro lago Maggiore. Quest’anno è la seconda volta che il livello delle acque scende in modo impressionante provocando danni di ogni genere. L’ambiente costiero e la sua vita animale e vegetale ne risentono, l’acqua scarseggia per l’agricoltura e le centrali idroelettriche, posizionate lungo le aste dei fiumi, faticano a lavorare per scarsità d’acqua. Tutto questo avviene nella totale indifferenza, i nostri politici sono assenti. Vi è un altro aspetto a me caro che vorrei illustrare, esso è imperniato sulla grande scarsità d’acqua nei fiumi e nei laghi, cosa avvenuta sia in primavera che in autunno. Le sponde sono rimaste a nudo, un politico attento, amante della sicurezza dei cittadini e dell’ambiente sarebbe dovuto intervenire per pulire i corsi d’acqua e mettere in sicurezza le rive dei fiumi. Con l’acqua che scarseggia, i lavori di pulitura e di rimodellamento delle rive sarebbero costati molto meno e gli operatori avrebbero lavorato meglio e con una maggior sicurezza. Io sto sognando ad occhi aperti, come posso pensare che coloro che ci governano siano così lungimiranti da utilizzare disagi ambientali come la siccità per apportare benefici all’ambiente. Sono arrivate le grandi piogge e le rive dei fiumi e dei laghi si sono rotte allagando campi, case, paesi e portanto morte. Danni alle persone, danni alle cose con milioni e milioni di Euro che i cittadini pagneranno oltre al dolore di chi ha perso un famigliare. Solo a tragedia avvenuta ci si muove per tamponare, mai il carro dietro ai buoi.
Non serve essere veggenti per predire che quest’inverno, come per tutti gli altri passati, avremo polveri sottili e gas tossici nelle nostre città, quest’affermazione appare logica poiché non è stato fatto nulla sino ad oggi per risolvere o lenire il problema. Le soluzioni che saranno adottate, ritenute inutili dagli esperti, saranno divieto della circolazione degli autoveicoli in determinate ore della giornata o al massimo chiusura dei centri storici. Oppure, come da me più volte consigliato, una bella danza della pioggia non fa mai male. Il mio consiglio, alzatevi dalle vostre poltrone dorate e lavorate seriamente per i Cittadini, basta giocare-
Roberto Cenci